La circolare n. 34 del 22 dicembre 2011 dell’Assonime

L’Assonime con circolare n. 34 del 22 dicembre 2011 ha espresso il suo autorevole parere su tante questioni riflettenti l’istituto del deposito IVA, soffermandosi, in particolare, su molte questioni poste su questo blog, tutte condivise.

In particolare la circolare riconosce che l’istituto del deposito IVA ha recepito l’art. 16 della VI Direttiva Comunitaria, come modificato dalla Direttiva Comunitaria 95/7/CE del 1995.

Essa si è soffermata anche sul concetto di introduzione, sulla validità e sulla interpretazione da dare al comma 5 bis dell’art. 16 del D.L. 185/2008, sulla unicità dell’imposta sul valore aggiunto.

Su questo blog già si è scritto tutto sull’istituto del deposito IVA e ci si è soffermati anche sulla validità del reverse charge quale metodo di assolvimento dell’imposta,  richiamando, tra le altre, anche la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 37/E del 29/07/2011 (L’iva alla reimportazione chi la riscuote? 37/E Entrate).

Nel rimandare, perciò, alla lettura integrale della circolare dell’Assonime, reperibile sul sito www.assonime.it, si riporta, qui di seguito, soltanto un riferimento emblematico:

“L’Agenzia delle entrate ha esaminato questa fattispecie nella circolare 29 luglio 2011, n. 37/E78, individuando una soluzione, condivisa anche dall’Agenzia delle dogane79, finalizzata ad evitare che l’imposta sul servizio di lavorazione sia applicata due volte.

In buona sostanza, l’Amministrazione finanziaria ha riconosciuto espressamente che dall’IVA calcolata in dogana al momento della reimportazione dei prodotti compensatori deve essere sottratto l’ammontare dell’IVA già assolto sulla prestazione di lavorazione mediante il sistema dell’inversione contabile.

L’affermazione di tale principio, evidentemente, implica dunque il riconoscimento del fatto che IVA interna ed IVA all’importazione costituiscono un unico tributo. Tale orientamento dell’Agenzia delle entrate potrebbe essere a nostro avviso interpretato come un superamento dell’orientamento espresso dalla circolare dell’Agenzia delle dogane n. 23/E del 2007, poi ribadito nella sentenza della Corte di Cassazione n. 12262 del 2010 e nelle altre analoghe sentenze del maggio 2010.”

gianni gargano

francesco pagnozzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *