Le cessioni all’esportazione franco fabbrica – i 90 giorni non sono perentori

L’articolo 8, primo comma, lett. b), del Decreto IVA considera cessioni all’esportazione non imponibili quelle con trasporto o spedizione fuori del territorio della Comunità Economica Europea entro novanta giorni dalla consegna, a cura del cessionario non residente.

Si  tratta di beni venduti con la clausola “Ex Works” a soggetti residenti o domiciliati in paesi terzi, che provvedono direttamente ad esportare la merce entro novanta giorni dal ritiro.

Una norma dello stesso tenore, contenuta nella normativa IVA ungherese, è stata sottoposta alla Corte di Giustizia Europea da un Giudice ungherese che con sentenza del 19.12.2013, Sez. V, causa C-563/12 ha affermato, innanzitutto, un principio che vale ricordare che è presente anche nell’ordinamento tributario italiano, oltre in che in quello dell’Unione e che l’ordinamento giuridico tributario deve rispettare i principi di certezza del diritto, di proporzionalità e di tutela del legittimo affidamento e che i provvedimenti adottati dagli Stati membri non devono eccedere quanto è necessario a preservare i diritti dell’Erario. Chi legge questo blog sa quante volte questi principi sono stati richiamati inutilmente.

Ma ritorniamo sulla sentenza che nel dispositivo recita:

“Gli articoli 146, paragrafo 1, e 131 della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’im­posta sul valore aggiunto, devono essere interpretati nel senso che ostano a una normativa nazionale secondo la quale, nell’ambito di una cessione all’esportazione, i beni destinati ad essere esportati al di fuori dell’Unione europea devono aver lasciato il territorio dell’Unione europea entro un termine prestabilito di tre mesi o di 90 giorni successivi alla data di cessione, qualora il semplice superamento di tale termine abbia la conseguenza di privare definitivamente il soggetto passivo dell’esenzione riguardo a tale cessione.”

 La sentenza integrale può essere scaricata qui

gianni gargano

francesco pagnozzi

 

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