Tutto il resto…. resta (articolo 303)

Sto qui allo studio e leggo il blog, la posta e…penso, rifletto.

E credo che io debba esprimermi ancora una volta con chiarezza.

Per rispetto dei miei lettori.

In questi giorni l’argomento più interessante è il nuovo articolo 303 del TULD.

E devo dire innanzitutto che, aldilà delle “nuove” sanzioni, non è cambiato nulla.

Il primo comma determina la sanzione, secondo il principio di legalità.

Il secondo comma le esimenti.

Il terzo le aggravanti.

Come sempre.

E la responsabilità dello spedizioniere.

Uguale a prima.

Anche qui non è cambiato niente.

Non è punibile l’errore materiale per la mancanza del principio di colpevolezza.

Il principio di ritenere esente da sanzione l’autore materiale, per ritenere invece tale l’autore mediato, è riferibile allo spedizioniere doganale, ovviamente, soltanto ogniqualvolta il suo intervento risulti ispirato ad una “piena e corretta diligenza professionale”

La norma ha efficacia immediata. Non prevedendo, essa, nuovi adempimenti a carico dei contribuenti, non ricorre il 2° comma dell’articolo 3 dello Statuto del Contribuente (legge 212/2000).

Resta immutata la possibilità di definire la sanzione, entro il termine previsto per la proposizione del ricorso, con il pagamento di un terzo della sanzione irrogata, comunque non inferiore ad un terzo del minimo edittale,(articolo 16, 3° comma. D.lgs. 472/97), senza che tale definizione costituisca precedente a carico dell’interessato.

Così come resta immutato il disposto del 4° comma dell’articolo 20 della legge 449/97 che prevede che non si applicano le sanzioni amministrative nel caso in cui il dichiarante chieda spontaneamente la revisione dell’accertamento.

Queste cose non sono frutto né della mia fantasia, né della mia presunzione (difetto che spero proprio che non mi riguardi), ma sono state, sin dalla fine del secolo scorso, condivise dall’Amministrazione.

La mia idea è quella di ricondurre tutto all’importatore.

Consegnamogli al più presto possibile la merce, dopo una bella asseverazione della bolletta da parte del professionista.

Tanto il contrabbando segue la merce.

Dove sta sta!

I controlli facciamoli fare ai funzionari dell’Amministrazione, alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri, alle Forze di Polizia, alle autorità sanitarie, e a chi altri volete Voi,  direttamente nei magazzini, sulle strade ed autostrade, nei negozi.

Così recuperiamo dazi, Iva, imposte dirette e indirette.

Ed abituiamo la gente a rispettare le leggi.

gianni gargano

francesco pagnozzi

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