Lo tzunami

E’ inutile nasconderselo.

Gli anni passano e i bimbi crescono.

Ma non possiamo e, come cittadini non dobbiamo, sotterrare i casini che hanno combinato i cinesi all’economia italiana, alle nostre fabbriche, ai nostri artigiani, importando merce a quattro lire di ogni genere e di ogni censo.

Così nessuno più aveva convenienza a comprare prodotti fatti in Italia, che però erano buoni, belli.

Insomma ci piacevano.

Poi, come tanti stupidi, e presi dall’ingordigia di guadagnare tutto e subito, abbiamo in qualche modo ceduto anche il nostro genio, la nostra inventiva.

E così sono entrati in Italia, sempre a quattro lire, prodotti cinesi, e poi indiani, e poi vietnamiti, e poi marziani, sempre migliori.

E poi sottofatturazione e contraffazione, perché non bastava guadagnare molto a causa del basso costo della mano d’opera e delle materie prime. No! Bisognava arricchirsi a dismisura alle spalle del povero consumatore italiano, che spesso riteneva di aver comprato un prodotto di Pinco Pallino e invece poi, a casa, scorgeva in qualche anfratto del manufatto,che invece era di Xu Pin Ciò!

E anche i dazi ne risentivano!

Eh! Bisogna dirlo!

Nessuno ce lo ha mai detto chiaro chiaro.

Ma noi lo sappiamo lo stesso!

E così i bimbi sono cresciuti!

E gli obbiettivi sono cambiati!

Ora!

Ora!

Ora!

Bisogna far cassa,ora, a tutti i costi.

Anche a scapito di quelle aziende sane e pulite che sono sopravvissute allo tzunami!

Ne vedremo delle belle!

 

Gianni gargano

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