Le parabole e le iperbole

Quando due Paesi ad economia diversa si costituiscono in unione commerciale, il Paese più progredito continua a progredire, mentre quello meno progredito addirittura regredisce.

E’ per evitare questa distorsione che si costituì la CEE.

Per evitare che, unendosi, i Paesi più ricchi divenissero sempre più ricchi e quelli più poveri, sempre più poveri.

Me lo ha ricordato Genny.

Qualche giorno fa a Trieste, a casa sua, tra un boccone di prosciutto cotto e l’altro.

Già, era stato così!

Però, obiettai, all’epoca (si era nel 1960) tutti seguivano le stesse regole!

C’era entusiasmo, partecipazione.

Ma tu credi, proprio, Genny, che oggi tutti i ventisette Paesi che costituiscono l’Unione Europea hanno lo stesso entusiasmo. La stessa voglia di partecipazione?

E che rispettino le stesse regole?

Che abbiano ottenuto di entrare a farvi parte con lo stesso spirito dei sei del 1960?

O, invece, per cogliere l’occasione di accedere ad un mercato a loro, fino ad allora, inaccessibile?

Secondo me l’apertura a 27 Paesi coincide con la fine del principio del Keynes perché i Paesi più poveri non rispettano le stesse regole dei Paesi dei più ricchi.

Dei più progrediti.

E allora la regola del Keynes risulta capovolta.

Invertita.

Così!

In un’unione composta da Paesi più progrediti economicamente e Paesi meno progrediti economicamente i Paesi meno progrediti, che non rispettano le regole dei più progrediti, crescono economicamente più dei primi che, invece, si indeboliscono sempre di più.

Alla fine si potrà addirittura verificare un capovolgimento delle posizioni.

Ed è per questo che l’entusiasmo per l’Unione si indebolisce.

Che si avvertono venti di protezionismo.

Per difesa.

D’altronde è così anche a livello mondiale.

Noi siamo certi delle merci che acquistiamo?

Che non si adoperi manodopera minorile?

Che siano rispettati l’ambiente e l’igiene?

No?

E allora basta!

Perché se non rispettano tutti le stesse regole non solo il mercato volgerà al basso, ma anche la morale e le genti.

gianni gargano

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