E’ forte Mourinho
Mou, dopo aver vinto la coppa e lo scudetto, se ne va.
Perché qui, in Italia, non si sente a casa sua.
Eppure ci deve aver vissuto da re.
E invece no!
Mou ha ragione.
Sentirsi a casa sua, forse, per lui vuol dire un’altra cosa.
Della quale, noi italiani, abbiamo perso la memoria.
E che invece avevamo anche noi.
Ciascuno nel suo Campanile, perché la nostra nazione così é fatta.
Di tanti campanili.
E d è perciò che è bella!
Un tempo, noi italiani, ci volevamo bene tutti, ciascuno con la sua differenza.
Che ci faceva anche sorridere.
Poi lo spirito maligno dei soldi si è impossessato della nostra società.
E allora solo soldi.
Cioè niente.
Mani piene di carta e cuore vuoto.
Guardate i gesti.
Il modo di gesticolare degli uomini potenti e quello degli uomini corrotti!
Osservate le loro mani.
Come si congiungono , si muovono, si rilassano, si aprono o si chiudono.
Esse parlano!
Uno psicologo potrebbe facilmente risalire da quel modo di gesticolare alla personalità della persona.
E stabilire se si sta dicendo il vero o il falso.
Se il loro movimento tradisce un atteggiamento difensivo o offensivo.
Protervo o no!
E così la nostra società ha perso la freschezza che aveva.
Quella che ancora si può scorgere nei libri, nel teatro e nei film di anni diversi.
E’ lì che vuole andare Mou!
In una società più semplice, ma più vera.
Dove finalmente possa sentirsi a casa sua.
Alfò
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