Paolo Centore
Io ero suo amico e me ne vanto.
Quando veniva il tempo lo trascorrevamo insieme.
Una volta sono andato a prenderlo in albergo. Di primo mattino. E l’ho trovato che scriveva una memoria senza consultare una legge, un testo o una sentenza.
L’Iva e la circolazione internazionale delle merci ce l’aveva nel sangue.
Mi mandava le nuove edizioni del suo splendido libro sull’Iva comunitaria con delega personale.
Le prime edizioni me le sono letteralmente mangiate.
L’iva si paga solo se il biscotto lo mangi.
Aveva scritto riportando la frase della sua giovane figlia alla quale aveva dedicato il libro.
Un giudice ne comprese il significato e accolse un ricorso.
Ciao Paolo, per me sei il più grande di tutti
Gianni gargano
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