Un caffè con un amico
proprio sotto il suo portone trovo quel rumeno che suonava il sax nella funicolare e che certe volte ti faceva piacere di ascoltare e certe volte, invece, ti rompeva le palle.
Mi ricordai che suonava spesso in compagnia di un connazionale violinista.
E che, insieme, non erano poi tanto male.
Aspetto un pò. Sono di buon umore.
Prendiamo il caffè. Un grande caffè.
E parliamo di scopone.
Me lo insegni, gli chiedo.
Certo, ma ci vogliono almeno dieci anni.
Io lo so che lui è un campione.
Ma che mi sarebbe piaciuto di far coppia con lui non è un peccato.
Solo una aspirazione.
Alfò
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