fuori del mondo

La solitudine di quel posto, il sordo rumore del mare, il buio pesto lo rassicurarono.

Era fuori del mondo.

Nessuno avrebbe mai potuto rintracciarlo per fargli del male.

Si accucciò in un angolo del ponte e si addormentò.

Un sonno naturale lo avvolse e lo cullò come non mai.

Un sonno breve che, però, lo ristorò.

Solo il freddo della notte lo condusse alla sua cabina.

Non vide mai il capitano durante il viaggio, che pure durò circa un mese.

Solo quel vecchio delinquente della peggiore risma.

Il vecchio parlava come un vero camorrista.

Lo stuzzicava.

Provava a coinvolgerlo.

Con lui le parole si dovevano pesare.

Il dottoriello nostro (così lo chiamava), com’è chic stamattina!

Dottoriello, ma perché ve ne state sempre solo. Ch’ è vi facciamo schifo?

Dottoriello, per qualunque cosa disponete pure !

E mentre parlava inzuppava la lingua un po’ nel dolce un po’ nella mmerda!

Così prima sfidava e poi (vistosi perdente) la buttava sullo scherzo, ma in modo volgare.

Per offenderlo comunque.

Alfò

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