Pagate l’IMU e poi fatemi sapere!

Chi mi conosce lo sa.

L’avevo detto dal primo momento.

Lo so! E’ odiosa questa frase. Perciò vi chiedo scusa, ma mi scappa proprio.

Ora che pagherete l’IMU mi darete ragione.

L’anno scorso, appena si è avuta notizia della crisi, si doveva pensare soltanto ad abbattere il debito pubblico.

Bisognava portarlo a 1.400/1.500 miliardi di euro.

Intorno al 90% del PIL.

Che hai 5 case? Dammene una!

Che hai un patrimonio di 5 milioni di euro?

Dammi 700.000 euro, o qualsiasi altra cosa che valga, più o meno quella cifra.

Hai di più?

Dammi di più.

Hai fatto lo scudo fiscale al 4,5,6%

Dammi un altro 25%

E poi, accordi con gli Stati esteri, con le Banche e persecuzione dei paradisi fiscali.

Poi riforme strutturali possibili e poi, con il nuovo Parlamento, quelle oggi impossibili: riduzione del numero complessivo di privilegiati di ogni tipo, che sono, pari a + infinito.

Oggi saremmo nuovamente un popolo economicamente sano.

Però, prima di rispondermi o contraddirmi, pagate l’IMU!

Dopo vi renderete conto non solo di aver pagato molto di più, ma di esservi impoveriti definitivamente.

il vostro patrimonio immobiliare, tanto per restare sul tema,  non solo varrà molto di meno di quello che valeva quando si è avuta notizia della crisi, ma le vostre case non le vorrà più nessuno, perché sono diventate una malattia, un nemico in casa!

Per carità, vi risponderanno, quando tenterete di liberarvene,  ma a chi lo vuoi dare sto guaio?

Meditate gente, meditate

Alfò

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