Utòpia

Ancora la Corte dei Conti ammonisce sul danno che la corruzione nell’amministrazione pubblica fa al sistema economico italiano.

Scusatemi, ma quando scrivo di corruzione non mi riesce proprio di scrivere “amministrazione” con la a maiuscola.

E la calcola in 40 miliardi di euro

Ma che cosa?

I soldi che si sono messi in tasca, o quelli persi dalla nostra società?

E si!

Perché se no le perdite di che? di gettito?

Di gettito sì, ma solo se parliamo dell’amministrazione finanziaria.

No, invece, quando si parla delle altre amministrazioni, quali, ad esempio, quella sanitaria.

E allora quella cifra di 40 miliardi di euro (ma io dico molti di più, basta leggere Alfò – Le voci di Fuori) io credo sia finita nelle taschine di quelli che scambiano la tessera di servizio, o l’incarico pubblico, per un passaporto per accedere impunemente all’estorsione di Stato!

E poi c’è l’evasione!

Ma questa volta non è la Corte dei Conti a denunziarla!

Ma tutti!

Sindacati, governo e stampa.

Se c’è evasione?

Hai voglia!

Innanzitutto proprio quella dei corrotti. Di quelli che hanno intascato i 40 miliardi, per intenderci!

E che devono restituire i soldi e se ne devono andare.

Perché non li vogliamo né vedere né sentire più.

Tanto molti di loro sono solo dei vecchietti che non vogliono mollare il seno così generoso.

E invece se ne devono andare tutti e devono essere sostituiti da giovani reclutati diversamente.

Come?

Come si faceva prima, quando bisognava esibire le credenziali e giurare fedeltà allo Stato.

Prima, però, ripeto, devono restituire tutto!

Sto parlando di evasori e perciò non degli identificati (o almeno non di tutti),che, invece se onesti contribuenti non solo pagano anche per gli altri, ma spesso sono anche perseguitati.

Perché deboli.

Perché fuori del sistema.

E poi ci sono i non identificati. Gli inesistenti (tra i quali, appunto, anche i corrotti).

Essi fanno bene solo a loro stessi.

Perché devono nascondersi.

Loro e i loro beni.

Portarli all’estero o imbottirne i divani di casa!

Ripulita dai corrotti e dagli inesistenti e cambiate le regole e le sanzioni allora si potranno ridurre le aliquote e il costo del lavoro.

Gli esistenti no!

Rimgraziamoli e facciamoli lavorare.

Gianni gargano

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