Si parla, si parla, ma poi non resta niente!

Stamattina, come ieri mattina, come l’altro ieri…………………….

Non cambia niente.

Si parla, si parla, ma poi non resta niente.

I verbali d’udienza sono bianchi.

Eppure s’è parlato per un’ora.

E ieri per un’ora e mezza.

E l’altro ieri per tre ore, compreso lo spacco.

La Commissione “si riserva”.

Dopo qualche giorno chi si ricorderà di noi?

E di quello che si è detto?

Allora, per piacere:

O si verbalizza, come nei processi ordinari, oppure si discuta solo in Camera di Consiglio, su base documentale.

Perché il processo tributario così è.

La prova è solo documentale.

In questo periodo di grave crisi economica è certamente  importante salvaguardare gli interessi dell’Erario, ma altrettanto lo è, la salvaguardia dei contribuenti che corrono il rischio di farsi male.

Oggi si va subito in Cassazione. Il processo tributario dura anni.

L’Equitalia è efficiente. Anzi efficientissima.

L’Amministrazione deve fare risultati.

Certo!

Ma che siano giusti!

Per questo si chiama “giustizia tributaria”.

Il massimo sarebbe far diventare ordinario il processo tributario, che i giudici fossero così tutti togati, e che rientrasse nella competenza del Ministero della Giustizia.

Alfò

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