Telefona a Totò

Mi viene a prendere alle sette meno dieci.

Come ogni mattina da una ventina d’anni.

Telefona a Totò, mi dice, prima di salutarmi.

Deve andare a Roma ed allora io l’accompagno alla Stazione e gli lascio la macchina sotto il suo ufficio, che sta proprio lì.

A due passi.

Il parcheggiatore mi saluta.

E mi avvio a piedi al mio studio, a Piazza Nicola Amore.

Passo per la Basilica del Carmine a salutare la Madonna.

Oggi è mercoledì, giorno che i napoletani consacrano a Lei.

Alla Madonna del Carmine.

Basilica unica al mondo, come tutte le cose di Napoli.

Poi Piazza Mercato. Fantastica. Messicana.

Sant’Eligio Maggiore.

Chiusa per mancanza di preti, ma bellissima. Tutta in pietra di tufo nudo. Tutta gotica.

E’ a Sant’Eligio che si ispirò Salvatore Di Giacomo quando scrisse “Lassamm fa a DDio” (sottotitolo “A’ mappata).

Poi una chicca.

LaMadonna del Mare, che si deve vedere perché non si può descrivere.

Ci vorrebbe Sgarbi!

Tutto in sei, settecento metri.

Ciao Totò.

Ciao Già!

Ch’è stato?

Niente

Mario .

O’ socio!

Alfò

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