S’aripensa al contribuente
Due cose ho sempre sostenuto che dovessero essere del tutto cambiate nel Ministero dell’Economia e delle Finanze:
il numero dei dirigenti, assolutamente esorbitante, e la modalità di determinazione della loro retribuzione, che deve essere svincolata da risultati perché tutti dobbiamo fare il nostro dovere e nessuno deve essere ulteriormente incentivato a farlo, pena (vedi il caso dei comandanti dei Vigili Urbani di Napoli e di Roma) la ricerca affannosa ed ad ogni costo del “risultato di servizio”, e che deve essere contenuta entro limiti decenti sì, ma onnicomprensiva e soprattutto pubblica,
le disposizioni devono essere centralizzate perché devono essere univoche e, soprattutto, le stesse su tutto il territorio nazionale. Le Direzioni Regionali, che fino ad oggi hanno interpretato in modo tanto difforme istituti fiscali, quali quello del deposito Iva o della concessione della sospensione della riscossione, hanno ingenerato tanti di quei dubbi che la stessa Amministrazione Centrale ha difficoltà a dirimere.
Urrà! Se ne sono accorti! Almeno sul secondo punto sono d’accordo! Per il primo continuiamo ad insistere.
Sì, ora ricambia l’Amministrazione. Speriamo che i dirigenti restituiscano i premi ricevuti allorché hanno fabbricato gli uffici unici! Alla fine del 2006! Quando si prescriveva anche il 2003! Sic!
La ristrutturazione ora proposta attribuisce alle strutture centrali un più forte ruolo di direzione nei confronti delle strutture territoriali: tale scelta è funzionale alle pecuriali esigenze della missione svolta dall’Agenzia delle dogane che richiede una assoluta uniformità di interpretazioni e di prassi operative in tutto il territorio nazionale. Tale obiettivo è più facilmente raggiungibile accorciando la catena di comando attraverso un diretto rapporto tra le strutture centrali (responsabili della interpretazione e della strategia) e quelle territoriali periferiche (responsabili della operatività).
In tal nuovo contesto le Direzioni regionali (o interregionali) perdono la funzione ripetitiva di trasmissione in basso delle direttive centrali e acquisiscono quella ben più utile di controllo e monitoraggio delle attività svolte e di supporto alle strutture operative attraverso l’audit dei processi. Ciò rende possibile accorpare alcune aree regionali prevedendo un più limitato numero di direzioni.
Da nota informativa dell’agenzia delle Dogane – Area Centrale Personale e Organizzazione.
Gianni gargano
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