Le novità dal 2010 “ve le dirò tutte”

Dal prossimo 1° gennaio entrano in vigore novità rilevanti in materia di imposta sul valore aggiunto, delle quali, la più importante per gli operatori del circuito della logistica, riguarda l’obbligo di presentazione dei modelli intrastat anche per gli acquisti di servizi comunitari.

Questo adempimento, in verità, appare eccessivo e comporterà un notevole aggravio di costi amministrativi per le imprese.

Il legislatore ha messo mano sull’articolo 7 del decreto iva, (che è certamente l’articolo più complesso dell’intero decreto), per sostituirlo con 7 diversi articoli, tutti incentrati sul concetto di territorialità.

Su questo blog, pubblicherò più note di comportamento  da tenersi da parte dei suoi naturali destinatari.

Che sono gli operatori con l’estero.

Sento, però, di dover condividere l’impianto delle nuove norme specialmente per la parte che ha inciso profondamente sulla possibilità di evadere l’imposta mediante l’identificazione diretta, da parte di soggetti comunitari, ovvero la nomina di rappresentanti fiscali, da parte di soggetti esteri, comunitari o non.

Infatti dal 1° gennaio prossimo solo le stabili organizzazioni in Italia di soggetti residenti all’estero, potranno emettere fattura con Iva ai propri clienti italiani e portare in compensazione l’iva assolta sugli acquisti.

Gli altri no!

Infatti, i soggetti identificati direttamente in Italia, o quivi rappresentati fiscalmente, non potranno più emettere fattura con addebito d’imposta e l’Iva assolta sugli acquisti non potendola più compensare, la dovranno chiedere a rimborso..

E i loro clienti, che acquistino beni o servizi, dovranno operare mediante il reverse charge con il vantaggio finanziario di non dover corrispondere l’iva al momento dell’acquisto.

gianni gargano

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